Sciogliere il lievito in poca acqua e unirlo alla farina. Aggiungere l’acqua poco alla volta per permettere alla farina di assorbirla lentamente. Unire il sale e continuare ad impastare aggiungendo l’acqua a filo.
Quando l’impasto è liscio, metterlo in un contenitore ermetico in frigorifero a 4°C per circa venti/ventiquattro ore.
Trascorso questo tempo prendere l’impasto, dividerlo in due panetti e lasciarli lievitare in due contenitori coperti con la pellicola per almeno otto ore.
Nel frattempo preparare la crema pasticciera al limone. Miscelare zucchero, uova, un pizzico di sale, l’amido di mais setacciato e le scorzette di limone per creare un composto fluido e privo di grumi. Portare il latte ad ebollizione ed unire al tutto. Trasferire sul fuoco a fiamma dolce fino a che non si addensa.
Lasciare raffreddare coperto con pellicola a contatto. Sbucciare le mele e tagliarle a fettine sottili.
In una padella capiente, versare lo zucchero e porlo sul fuoco a sciogliere. Quando lo zucchero sarà dorato unire le mele e il succo di limone. Lasciare sul fuoco dolce per circa dieci minuti mescolando di tanto in tanto fino a che le mele non saranno dorate e il caramello denso. Lasciare raffreddare.
Quando l’impasto sarà lievitato e la crema ben fredda, passare a comporre la pizza dolce.
Stendere il primo panetto che servirà da base inserirlo in una teglia di alluminio di circa 18-20 cm di diametro precedentemente imburrata.
Coprire con uno strato di crema pasticciera e successivamente con le mele caramellate. Stendere il secondo panetto di impasto e chiudere il dolce. Sigillare bene i bordi e rimuovere l’eccesso di impasto.
Effettuare dei piccoli fori sulla superficie per far uscire il vapore durante la cottura, spennellare con del burro fuso e cospargere di zucchero di canna.
Coprire con un foglio di alluminio e infornare a 180 gradi per circa 30 minuti. Dopo 20 minuti togliere l’alluminio e completare la cottura.
Quando la superficie sarà ben dorata, la pizza sarà pronta.
Lasciare intiepidire e sfornare. Guarnire con miele dei monti Aurunci, zest di limone, granella di nocciole Gentile romana e foglie di menta fresca.
Servire tiepida.
Moscato di Terracina Passito Capitolium Cantina Sant’Andrea
Questo vino è ottenuto dall’appassimento in piante delle uve moscato. Dopo la pigiatura e la fermentazione matura in botti di rovere per sei mesi. Il luminoso colore dorato/ambrato lascia intuire i profumi dell’ampio spettro aromatico, composto da frutta candita, dattero maturo, miele di acacia e spezie dolci, mentre all’assaggio è avvolgente e vellutato, mostrando una struttura importante mitigata della piacevole freschezza. Le note dolci di vaniglia
chiudono con armonia il sorso lungo e persistente.
400 gr di farina tipo 1 biologica macinata a pietra
750 ml d’acqua
2 gr di lievito di birra
25 gr di sale
Preparazioni
Sciogliere il lievito in 600 gr d’acqua, aggiungere tutta la farina ed iniziare ad impastare. Quando l’impasto si stacca dalle pareti unire il sale e la restante acqua a filo e continuare ad impastare. Girare l’impasto sul banco e fare delle pieghe di rinforzo, minimo 3. Far riposare l’impasto ben coperto con un filo d’olio alla base, e lasciarlo lievitare per almeno 5/6 ore, dopodiché procedere con lo staglio dei panetti con il peso di circa 270 gr.
Lasciare a temperatura ambiente per 1 ora e poi in frigo a 4 gradi per altre 12/14 ore. Prima di procedere a stendere l’impasto togliere dal frigo almeno 6 ore prima, in modo
che termini la lievitazione. Stendere su una teglia e cuocere alla massima potenza
Per la farcitura
3 mazzi di torzella presidio Slow Food ( in alternativa usare una crema già pronta )
300 gr di salsiccia a punta di coltello di maiale nero casertano
100 gr fiordilatte di Agerola
100 gr di caciotta di pecora bagnolese all’aglianico presidio Slow Food
20 gr parmigiano reggiano
Olio extra vergine dop del Cilento
Procedimento
Preparare un pesto di torzella con olio extravergine, parmigiano reggiano e sale.
Stendere la crema preparata sul disco di pasta, aggiungere la salsiccia sbriciolata e il fiordilatte di Agerola
All’uscita aggiungere scaglie di caciotta e caramellare con il cannello ( se son è disponibile passare per pochi secondi in forno), completare con un filo d’olio extra vergine.
Falerno del Massico Rosso Gaurasi Fattoria Pagano
Le uve di aglianico e di piedirosso compongono il blend di questo vino che profuma di more selvatiche, di mirtilli, di amarena e di balsamico, mentre il sorso è pieno ed appagante, con una struttura importante e salinità da vendere. I morbidi tannini e la lunga chiusura su nuance fumè, lo rendono delizioso e in armonia con la pizza torzella.
Con i nuovi spazi dedicati al vino, ai formaggi e ai salumi e prosciutti Luciano Bifulco ha fatto un norme salto di qualità. Io che lo seguo dai primi passi posso confessare che non avrei mai pensato che dopo la creazione di Bifulco Exclusive gestito dal fratello Nando, lo spostamento del ristorante con le braci ad ogni piano, si potesse alzare l’asticella. Invece è quello che è accaduto, anzi, sta accadendo perchè non è ancora finita. Uno dopo l’altro gli esercizi dello stabile dove sta la salumeria di famiglia a vicolo Lavinaio hanno ceduto il passo al progetto. Adesso c’è un magnifico negozio dove è esposta la merce e ogni be diDio. Al piano di sotto oltre il caveau che supera ogni immaginazione: oltre
duemila referenze enologiche, regalistica, formaggi Carmasciando, prosciutti iberici e salumi prodotti in proprio. Carmasciando? Si, l’azienda irpina fondata da Angelo Nudo, memoria storica della galoppata fatta dall’enologia e dalla gastronomia campana a partire dal 1994, è stata rilevata dal Gruppo Bifulco. Quindi al piano di sotto abbiamo una grandissima cantina dove l’unica cosa che può essere incrementata è la Francia, Champagneria a parte. Alle due ali le grandi stanze di affinamento dei salumi e dei prosciutti iberici di Joselito e, appunto, dei formaggi. Un vero e proprio luna park del gusto dove si trova praticamente tutto.
Sopra, la sala ristorante che gira alla grande, con un addetto al solo taglio delle carni, e cinque persone in cucina. Il servizio di sala ineccepibile.
Ma non finisce qui: un po’ come alcune famiglie di vinificatori sono passate alla produzione riuscendo a stare al passo con i tempi, la famiglia ha acquisito una azienda di oltre 30 ettari a San Giorgio la Molara, nel cuore del Fortore in provincia di Benevento, capitale della carne di razza marchigiana, per chiudere il ciclo. Luciano Bifulco, tenendo sempre fede ad una lunga storia che si tramanda di padre in figlio, è stato tra i primi a portare avanti i concetti di carne marezzata e frollata nel Sud Italia arrivando a coniare un metodo di allevamento e trasformazione.
Il progetto comprende le attività di vendita alla spicciolata delle carni e dei salumi, di formaggi, la produzione in proprio di pasta fresca, immancabile il panettone alle albicocche, buonissimo, il lievitato che sta salvando questa tradizione straordinaria vesuviana. Un vero e proprio emporio gastronomico con il meglio della tradizione campana e italiana.
Il ristorante diventa dunque la vetrina finale di questi ragionamenti a tutto tondo, assolutamente moderni e futuristici: perché nei prossimi anni nei ristoranti non potrà entrare altra carne che non sia quella di animali che hanno vissuto dignitosamente. La sala vanta un servizio preciso ed efficiente, ci si sente a proprio agio: straordinari i carpacci e le tartare, ottima la genovese, ognuno può scegliersi il suo taglio e divertirsi.Dunque un ristorante dove il cliente può controllare bene la spesa a seconda di quello che sceglie nel piatto e nel bicchiere senza limiti.
Sicuramente il concetto di cantina di queste proporzioni vede pochi altri esempi in Campania (Don Alfonso, Quattro Passi, Torre del Saracino Fattoria del Campiglione, Mood Steakhouse, Punto Nave, Pescheria per citare i principali).
Non siamo fra quelli che frignano perchè la Michelin non mette una, due o tre stelle, ma sicuramente l’assenza di una segnalazione di questo posto, tra l’altro facilmente raggiungibile perchè collegato all’autostrada Napoli Bari e alle vie di scorrimento veloce che tagliano, è un errore professionale. Un buco gastronomico grande quanto il cratere del Vesuvio.
Che dirvi? Se prenotate venite un po’ prima, per vedere tutto ci vuole almeno un’oretta a dire poco.
Ah, non perdetevi il soffritto preparato personalmente dalla mamma di Luciano e Nando. Con spaghettone o bucatino, ovviamente.
“A San Valentino ogni Valentino sceglie la sua Valentina” ( detto antico). 13 indirizzi dove trascorrere una serata romantica, con location addobbate di fiori, cuori, peluche e bigliettini con frasi d’amore, pronte a ricevere le coppie e a deliziare con pizze a tema e con ingredienti afrodisiaci.
La Paprika Amore & Fantasia: pomodoro san Marzano a filetti marinato in olio all’aglio orsino, parmigiano reggiano 36 mesi, capelli di diavolo essiccati, paprika dolce e olio evo di Caiazzo.
Celosia ( nome riferito al fiore vellutato dal colore rosso fuoco ): Fior di latte, cicoria ripassata, guancia di maiale nero, mousse di caprino al limone, polvere di rapa rossa.
Un Mare d’Amore: base di fior di latte, in uscita trancetti di tonno de “ Il Mare di Lucullo”, corallini di pomodoro semidry, mandorle, basilico, rucola frittas e semi di papavero.
Pizza Passione: impasto al cacao, ricotta di pecora setacciata e zuccherata, crema al lampone, menta e cuori di cioccolato.
Via Yasser Arafat, 64 Acerra ( NA)
Tel: 081 19551304
Pizzeria I Caporale
Pizza Rubacuori: pomodoro san Marzano schiacciato e poi cotto al forno, fior di latte di Napoli, parmigiano reggiano, olio evo e basilico.
Via Nazionale delle Puglie, 83 Casalnuovo di Napoli
Tel: 081 8424920
Alchimia Pizza & Fritti Concept
Cupido:
base quattro formaggi ( tiplogie del territorio campano ) con blu di pecora, riduzione di pomodorini semidray in doppia cottura, peperone crusco, basilico cristallizzato e polvere di pane profumato.
Gli opposti si atttraggono, metà mare e metà terra: funghi porcini, noci, castagne, provola affumicata da un lato del disco, ragù di mare e fiordilatte, in uscita dal forno salmone marinato, semi di sesamo e alga spirulina, nell’altra metà della pizza.
Pizza Felix: base di fior di latte e stracotto di bufalo. Fuori dal forno, crema di pomodoro arrosto, parmigiano reggiano stagionato 24 mesi, bucce essiccate di pomodoro, trito di basilico, olio evo.
Aphrodite: fior di latte, salsiccia di Castelpuoto piccante presidio Slow Food, stracciata di bufala campana, origano del Monte Saro, pomodorino del piennolo giallo semidray, goccie di olio capsicum scorpion red.
Via S. Lorenzo Zabatta 109, San Giuseppe Vesuviano (NA)
Adamo ed Eva: mozzarella di bufala campana dop, ciuffetti di avocado, crema di melanzane
cotta al forno e aromatizzata alla mela annurca campana igp, frutto della passione, frutti goji berries, peperoncino piccante in polvere.
Caserta, città della pizza all’ombra della Reggia, è un fuoco che arde continuamente con l’apertura di pizzerie che tengono alto la qualità del prodotto. Una destinazione da non perdere per gli amanti del secondo alimento più consumato al mondo, che con le tante aperture in questi anni, a Caserta si ha la possibilità di selezionare in base ai propri gusti, e alla spesa, dove fermarsi a mangiare. Tra tradizionalisti e contemporanei, tra innovatori e conservatori, tra impasti alveolati, idratati e leggeri, farciture creative o gusti classici, la pizza: in teglia, da asporto, fritta o nella forma classica da mangiare comodamente seduti in loco, a Caserta è preparata in numerosissimi locali. Ecco un ampio elenco di pizzerie visitate e recensite da noi.
Via Generale Pasquale Tenga, 84
Tel. 392 472 3240
Aperto la sera
La seconda vita di Ciccio Vitiello inizia a San Leucio, nel nuovo locale dove il maghetto della pizza veramente si esprime al massimo. Sicurezza, divertimento (la pizza Recensione negativa dove la salsa di olive fa la pate delle bruciature sul fondo), l’apprendimento da ricette classiche (cacio e pepe con gamberi), riferimenti al Giappone: nel suo menu degustazione c’è davvero di tutto, compreso un preciso riferimento alla tradizione ben eseguito. Ma Ciccio Vitiello è avanti anche per la risposta che da alla crisi di personale: ha lasciato il forno per stare in sala, in pratica la figura di pizzaiolo che sta sempre attaccato al forno viene ribaltata dalla figura di pizzaiolo oste. Il futuro è possibile, certo la pizza nell’arco di un paio di generazioni non sarà più l’alimento povero che sfamava i poveri, ma è importante fare questo ragionamento qui, in queste terre dove è nata e dove c’è una grande scuola.
Pizzeria I Masanielli di Francesco Martucci
La pizzeria è il vertice della classifica di 50 Top Pizza per il quarto anno consecutivo e Francesco Martucci ha rivoluzionato il mondo pizza con i suoi impasti da mille e una notte e condimenti calibrati, che difficilmente si dimenticano. Così come esiste l’alta cucina, esiste l’alta pizza, e Francesco Martucci è felice interprete di questa arte, che attraverso le “raffinate” pizze, dimostra tecnica e conoscenza incredibile della materia prima, come pochi altri. Ampia lista di vini, birre e distillati, nonché di oli di cultivar differenti. In menù preparazioni per celiaci.
Via Giulio Douhuet, 11 Tel 0823 1540786
Aperto pranzo e cena. Chiuso il lunedì
Pizzeria I Masanielli di Sasà Martucci
Sasà è un pilastro della pizza contemporanea casertana, costituendo lo zoccolo duro della corrente riformista e innovativa. Nella sua moderna pizzeria prepara grandi classici, così come pizze dai condimenti molto curati, con abbinamenti equilibrati e autentici, composti da ingredienti di qualità, rigorosamente di stagione e di filiera corta. Per 50 Top Pizza 2022 ha ottenuto il premio speciale per Innovazione e Sostenibilità Ambientale Ferrarelle Award. Ottimi anche i fritti e i dolci preparati in sede. Disponibilità di impasto senza glutine.
Via Vivaldi, 23 Tel 0823 220092
Aperto pranzo e cena . Chiuso il martedì
Pizzeria Prima Classe
La pizzeria porta avanti uno stile napoletano per la pizza, con farciture tradizionali e di fantasia. L’impasto leggero e digeribile si lascia apprezzare anche nella versione fritta. Grande varietà di gusti. Molto buone le frittatine che si rifanno a ricette della tradizione italiana. E’ possibile l’asporto. Lista di vini e birre, e pizze per celiaci.
Via Pietro Mascagni, 6/A Tel 0823 344220
Aperto sempre pranzo e cena
Pizzeria Pizz’Art
A pochi passi dall’ingresso della Reggia, Pizz’art dall’ambiente moderno e giovane, propone un impasto idratato e leggero che trova equilibrio nei gusti che si dividono tra classici e di fantasia. Ciro D’Avanzo è un giovane pizzaiolo di scuola contemporanea che sa guardare lontano e con i piedi per terra. Fritture, antipasti e piatti della tradizione affiancano il menù delle pizze, mentre birra e vini offrono una buona selezione.
Corso Triestre, 31 Tel 0823 443638
Aperto pranzo e cena. Chiuso il martedì.
Pizzeria O’ Masto
Da oltre cinquanta anni la pizzeria O’ Masto, della famiglia Izzo, con sede nel cuore della città, sforna pizze dall’impasto tradizionale, leggero e scioglievole. Per la sosta consigliamo di non mancare all’assaggio anche della Spaccanapoli, una montanara ricoperta di pomodoro e parmigiano, così come tutti i piatti della tradizione campana, che Anna prepara tutti i giorni.
Via Mazzocchi, 3 Tel 0823 323735
Aperto pranzo e cena. Chiuso il lunedì.
Pizzeria Sunrise
Ampio locale, curato e moderno, la pizzeria Sunrice, ha da anni i suoi affezionati clienti che sostano per la pizza preparata da Salvatore Di Bona, condita con prodotti freschi e di stagione. Ottimo impasto. Cura del servizio e selezione di birra e vini, completano la proposta molto valida. Una sosta consigliata anche per gli intolleranti al glutine.
Via Roma, 87 Tel 0823 555754
Aperto pranzo e cena.
Pizzeria Fofò
Moderna pizzeria, frequentata da tutte le fasce di età che propone la pizza altamente alveolata e leggera preparata da Otello Schiavone. Immancabile all’assaggio le classiche margherita e marinara, così come le fritture e le fantasie di bruschette particolarmente buone. Ottima selezione di materie prime territoriali e ampia scelta di birre e vino.
Via Unità Italiana, 64 Tel 0823 442768
Aperto pranzo e cena. Chiuso il lunedì.
Pizzeria Morsi e Rimorsi
Una pizzeria che dall’apertura ha riscosso subito il successo, basando la proposta su una varietà di gusti stagionali e sulla sezione dedicata ai celiaci. Lista dei vini e delle birre molto interessante e accoglienza da dieci e lode, con un servizio veloce e professionale che rende la sosta particolarmente piacevole.
Viale dei Bersaglieri, 14 Tel 0823 327822
Sempre aperto pranzo e cena.
Pizzeria Raffaele Zaccariello
Dopo tante esperienze come dipendente, Raffaele Zaccariello apre il suo locale, che diventa la tappa obbligata per gli amanti della pizza tipo canotto. In carta gusti classici e di fantasia, dove la pizza margherita è sicuramente la regina.
Via Leonardo da Vinci, 20 Tel 3890010529
Sempre aperto.
Pizzeria Donna Sophia
In pieno centro storico, tra le viuzze della movida, la pizzeria Donna Sophia da tanti anni prepara la pizza da asporto, tonda e a metro. L’impasto tradizionale e le buone materie prime sono alla base della preparazione che vede un’ampia scelta di gusti, tra cui anche i ripieni e la pizza fritta. L’ottimo rapporto prezzo/qualità la rende una meta ambita.
Via San Carlo, 53 Tel 338 8530490
Aperto tutti i giorni dalle 08.00 – 0:00
La Locanda del Borbone
La Locanda del Borbone della famiglia Landolfi vede al forno e al banco della pizza il giovane Daniele, che coadiuvato dal papà, prepara pizze autentiche, dall’impasto molto idratato e fragrante dai gusti classici e di fantasia. Ambiente bello e accogliente.
Via I Ottobre, 23 Tel 0823 304665
Aperto pranzo e cena. Chiuso il lunedì.
Pizzeria Granmà
Fabio Ferrara ed Enrico D’Ambrosio sono due cugini che in comune hanno la passione per l’arte bianca. Le pizze sono preparate con farine integrali macinate a pietra e i condimenti sono particolarmente equilibrati. In lista la gustosa pizza GranMà, con provolone del monaco, ricotta, fior di latte, datterino giallo e pomodoro essiccato. Non mancano i fritti e piatti della tradizione partenopea.
Sulla collina del borgo della Vaccheria, Raffaele Cavalieri sforna veri capolavori di pizza. Impasto idratato, leggero e materie prime proveniente da agricoltura integrata e, non ultimo, una varietà stagionali di gusti, ne fanno una sosta piacevole e indimenticabile.
Strada Statale 87 Sannita, 115 Tel 334 3353005
Aperto a cena. Chiuso il lunedì.
Pizzeria Luca Brancaccio
Luca Brancaccio si è conquistato un posto speciale nel cuore dei casertani, con la pizza preparata con impasti ottenuti da farine diverse, anche senza il glutine. La pizza leggera e scioglievole evidenzia anche una attenta cottura. La sede del nuovo locale è moderno e confortevole.
Via Sardegna, 42 Tel 0823 303606
Aperto sempre pranzo e cena.
La Bella Napoli 081
Ha aperto da qualche anno nel centro storico, a due passi dalla Reggia, questa pizzeria che fa numeri interessanti. Il piccolo locale dall’atmosfera intima, dei fratelli Emanuele e Vincenzo Baldi, propone una pizza contemporanea molto digeribile. Segnalo tra quelle stagionali la Mazara. Non mancano i fritti, come la golosa frittatina di pasta e gli arancini, tutto preparato in loco.
Via San Carlo, 55 Tel 0823 412567
Aperto pranzo e cena. Chiuso il lunedì
Pizzeria De’ Figliole 1860
Una sosta obbligata per assaporare la vera pizza fritta, quella di via Giudecca Vecchia di Forcella, che qui a Caserta, trova una degna succursale. La pizza fritta, tutta al femminile, nata nel dopoguerra, è preparata con semplicità e gusto autentico da Anna Panzuto, la nuora di una delle fondatrici della storica pizzeria napoletana. Gusti classici, come la completa, farcita con cicoli, provola, ricotta, salame, pomodoro e pepe, merita assolutamente l’assaggio.
Via Roma, 56 Tel 331 4494276
Aperto pranzo e cena. Chiuso il lunedì
In questa pizzeria ristrutturata di recente si prepara la pizza tradizionale napoletana, dove spicca la Margherita, tra le più buone della città, da dove emerge equilibrio tra impasto, pomodoro e fiordilatte. Francesco Di Ceglie, proprietario e pizzaiolo, ha un attento occhio alla stagionalità degli ingredienti. Non mancano i crocché, gli arancini e le montanarine, così come le pizze dolci, particolarmente gustose.
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